La collocazione societaria, improntata sul nomadismo puro, senza fissa dimora, sedi e luoghi d’incontri provvisori, senza supporti cartacei, tanto meno informatici, senza scrivanie, il sellino al posto delle sedie, infatti, spesso il discutere, il vedersi, il decidere si sviluppava sui percorsi ciclistici domenicali, nei tratti dove si rendeva possibile il colloquio, l’ascolto, il fare salotto.
Tutto questo solo la domenica, poiché nei giorni feriali il lavoro, condito da altro lavoro era compito improrogabile, nella migliore delle ipotesi se qualche fortunato riusciva a ritagliarsi un’ora di formazione atletica, la “signora vergogna” lo bloccava sull’uscio di casa.

La memoria storica vivente ne rivela le origini, nato a San Benedetto del Tronto (AP) per volontà d’uomini di SPORT, nostalgici dei loro trascorsi ciclistici, discepoli indegni ma tifosissimi ammiratori dei grandi campioni i quali restano indelebilmente nei loro ricordi. Generato all’interno del Circolo Dei Sambenedettesi, la bandiera ben tinta in ROSSOBLU, colori che erano già stati adottati dalla S.C. Ponterotto vecchia e gloriosa società ciclistica locale. Si cantava la canzone (bellezza in bicicletta) “la bella” identificava la “mela proibita” dei ragazzi d’allora, i quali non ne mangiavano per amore della bici, preferendo e seguendo gli irrefrenabili aneliti di libertà e la sensazionale scoperta di poter respirare anche senza azionare i polmoni.
La bicicletta, questo era! Non necessariamente agonismo, ma più semplicemente possibilità di volare sulle ali fantastiche dell’entusiasmo giovanile, verso, incontro, e a favore della libertà più assoluta.Qui non esistono recinzioni, aree vietate, orari vincolanti, itinerari obbligati, prendi la bicicletta e vai!!

La storia del Pedale, seppur valorizzata da successi regionali ed extraregionali, non evidenzia grandi performance, ma la “ forgia” del G.S.D. Pedale Rossoblu –( Picenum) è restata sempre accesa, modellando ragazzi che hanno conseguito onorevolmente la qualifica di atleti prima, e di uomini, poi.
Il mezzo a pedali, utilizzato per gli spostamenti quotidiani, per le piccole consegne, distribuzione del pane, vendita di gelati, del pesce, l’arte dell’arrotino, dell’ombrellaio, o più semplicemente per recarsi al lavoro, tutti i servizi eseguiti in sella alla bici! In quei tempi i ragazzi, dopo il lavoro, concordavano tacitamente sfide all’ultimo respiro, stanchi, ma vogliosi di misurarsi, sui dossi del Comune vecchio, del S.Lucia, di Brancadoro, di Ragnola, da questi cimenti, da queste sfide nasceva la voglia di mettersi a …correre.

L’albo d’oro dei presidenti che si sono succeduti o avvicendati alla guida del G.S.D Pedale Rossoblu- Picenum, rivela, se ce ne fosse bisogno, la tendenza, ad una disperata ricerca di miglioramento, in tanti ci hanno provato ma il progresso è stato lento quasi impercettibile, come il movimento della lancetta dell’orologio che segnala le ore. Da Rosetti Peppino nel lontano 1972 a Di Palma- da Di Sebastiano Angelo a Coccia Angelo- Da Mascaretti Vinicio a Rosetti Roberto- Da Coccia Angelo a Pompei Gabriele- Da Capriotti Nicola a Coccia Angelo- infine da Croci Massimo a Bovara Roberto.

Roberto Bovara: ha raccolto l’ultimo testimone, è l’uomo nuovo, il catalizzatore, è volontà fatta persona, è modestia, è capacità: non promette la luna, non può farlo, ma assicura una gestione societaria sicura, tutta allineata sulla scia della collaborazione e dei regolamenti.
L’avvenuto gemellaggio tra Polisportiva PICENUM e G.S.D. Pedale Rossoblu riscontra unanime consenso, garantisce il futuro sportivo di entrambi i sodalizi, ne amplia la visibilità e la valenza catalogando l’associazione su livelli interessanti. I venticinque ragazzi “verdissimo parco” atletico del sodalizio- Giovanissimi – Esordienti e Allievi saranno coccolati dalla vecchia guardia del Pedale, saranno “frustati” a livello ciclistico dagli oltre sessanta iscritti alla PICENUM ( tutti clienti fissi della TECNOCICLO di Fabrizio Oddi ( lo scienziato) sempre in grado di rispondere alle innumerevoli richieste tecniche e riparative.) All’interno di questo plotone, ogni potenzialità ciclistica,ogni estrazione sociale, ogni categoria, dal “potalive” al maestro d’ascia, dal muratore all’ingegnere, dall’infermiere al chirurgo, dall’impiegato al dottore commercialista, dall’operaio semplice allo “scienziato” dal graduato all’ufficiale, dal praticante all’avvocato di grido; ornati da una pattuglia di splendide creature, fortissime e qualificate rappresentanti del gentil sesso che spesso si tolgono lo sfizio di domare l’uomo mortificandolo sul tratto più duro. In bici tutto si pianifica, tutto si livella e solo chi pedala più forte va sullo scranno più alto. Un buon numero di questi soggetti “fanno” ancora agonismo, ma al contrario dei “ragazzi del 1972”questi signori “la mela” la mangiano, e senza sbucciarla ( così affermano) ovvia la conseguenza, tra qualche anno il numero dei GIOVANISSIMI aumenterà per la gioia del D.S. Vito Santroni “maestro” di ciclismo embrionale.

L’invenzione del “trespolo “quattro pezzi di ferro, due ruote, una catena, pedivelle, moltiplica e rocchetto, pian piano si sono evoluti, elaboratissimi accorgimenti tecnici hanno migliorato la primitiva invenzione, arrivando quasi alla perfezione, nessuno oggi può dire; (ho perso la volata per mancato funzionamento del cambio) ma hanno conservato il principio, imprescindibile: mezzo meccanico- propulsore- pilota – racchiusi e integrati tra di loro.
E’ sport individuale, è scontro diretto, è l’uno contro tutti, ma niente sgambetti, niente placcaggi, ognuno pedala per se, l’unico appiglio “furbesco” è il restare sulle ruote e trarne vantaggio, un vantaggio percepibile e quantificabile solo sui tratti veloci di pianura, dove la strada sale, o s’inerpica, inutile sfruttare la scia. E’ sport costruttivo per i Giovanissimi, avvincente e qualificante nel periodo della competitività, conservante dalla terza età …in su.

L’anno 2009 è partito bene, l’acceleratore sotto il piede del presidente asseconda la “SVOLTA” imprime una controllata crescita, doma gli spiriti ribelli, stabilisce velocità di punta e media generale, senza fuori soglia, né sul lato sportivo né, tanto meno su quello amministrativo.
Facciamoci tanti… AUGURI!